Enzo Minarelli
VIDEOPOESIE 2011-13
“la felicità è avere un cuore lieve” E. Swedenborg
Silent videopoem, [3ViTre una persona normale], videopoema, 3’45”, 3ViTre Archivio di Polipoesia, ottobre 2013. [3ViTre a common person]
Silent videopoem, Selfpoem, videopoema, 6’30”, 3ViTre Archive of Polypoetry, ottobre 2013. [Autopoema]
Questi due videopoemi silenziosi, silent videopoems, rinunciano volutamente al suono perché in questi due casi specifici non viene ritenuto necessario se non superfluo.
Sorprendente percorso a ritroso per un poeta sonoro!
Nel primo, infatti, come recita un frame del videopoema, “nostalgia del film muto”, l’opera visuale Tautologia(1983) diviene metafora antropomorfa in virtù delle didascalie che la rappresentano come fosse una figura umana. L’occhio legge le parole e ricerca il senso dell’incontro tra l’immagine, sempre tecnicamente trattata se non alterata, e la scrittura. Quindi si richiede al nostro fruitore un considerevole impegno nel decodificare il messaggio iconico, aggiungervi anche l’udito avrebbe comportato un ulteriore sforzo.
Anche nel secondo videopoema silente, l’audio viene rigorosamente evitato per assegnare spazio assoluto alla visualità della scrittura qui identificata nel movimento videografico del poema stesso. La parola poemadiviene la vera protagonista. Tautologicamente rimanda a se stessa, evidenziata ancora una volta di più da una tecnologia messa totalmente al servizio del significato. Il poema in quanto centripeto, si rivolge a se stesso nella forma esibita, ma assume anche un valore centrifugo quando insistentemente chiama in causa direttamente lo spettatore.
Em Lisboa, 4’45”, 3ViTre Archivio di Polipoesia, Cento, 2011.
Un libero, sentito, riverente omaggio a Fernando Pessoa, al quale il videopoema è dedicato ed alla Casa Pessoa, oggi nota istituzione culturale della sua città Lisbona, un videopoema pieno di sonorità reali, casuali, linguistiche e rumoriche, poste in relazione con la sua stessa calligrafia, il suo essoterismo ed il suo esoterismo.
Iamsterdamned, 6’41”,3ViTreArchivio di Polipoesia, Cento, 2013.
Un poetico omaggio ad una città, Amsterdam, che ha fatto della tolleranza, della libertà, dell’indipendenza, i suoi secolari principi. Il videopoema, al di là delle immagini di riferimento sia urbane che artistiche (in particolare la Torre di Babele) , sfrutta il movimento e soprattutto, un effetto di casualità che diviene la cornice dentro la quale prende corpo la narrazione.
1 Silent videopoem, [3ViTre una persona normale], videopoema, 3’45”, 3ViTre Archivio di Polipoesia, ottobre 2013. [3ViTre a common person]
2 Silent videopoem, Selfpoem, videopoem, 6’30”, 3ViTre Archive of Polypoetry, october 2013. [Autopoema]
3 Em Lisboa,4’45”, 3ViTre Archivio di Polipoesia, Cento, 2011.
4 Iamsterdamned, 6’41”, 3ViTre Archivio di Polipoesia, Cento, 2013